Romelu Lukaku e la Juventus hanno la stessa particolarità di due rette parallele: non s’incontrano mai. Eccetto quando l’incontro diventa scontro, naturalmente.
Accadrà nel tardo pomeriggio di sabato, nel primo vero big match Scudetto della Serie A. Da una parte la Juventus, che dopo un paio di mezzi stop in campionato ha rialzato la testa grazie al 3-1 europeo sul PSV. E dall’altra il Napoli, che da poco più di venti giorni è guidato in attacco proprio da Lukaku, alla terza maglia italiana dopo quelle di Inter e Roma.
Tra le casacche in questione, appunto, non c’è quella della Juventus. Anche se le due rette destinate a non incrociarsi mai hanno più volte rischiato di far combaciare i rispettivi percorsi. E allora sì, un bel pezzo di storia moderna avrebbe preso tutt’altra piega. A Torino, a Milano, magari pure a Napoli.
IL MANCATO SCAMBIO CON DYBALA
L’estate della prima svolta è quella del 2019. La Juventus e il Manchester United stanno trattando uno scambio tra assi: Paulo Dybala in Premier League, Lukaku sotto la Mole. Sono le settimane in cui per la prima volta la Joya si sta allontanando da Torino. Ci proverà anche il Tottenham, ma intanto è lo United ad aver premuto per primo sull’acceleratore.
Tutto sembra andare per il meglio, fino a quando i due club capiscono che fare i conti con la scarsa disponibilità – eufemismo – di Dybala al trasferimento in Inghilterra è tutt’altro che semplice. Paulo dice no: a Manchester non ci va, vuole rimanere a giocarsi le proprie carte a Torino con Maurizio Sarri. E di conseguenza lo scambio con Lukaku non si fa più. È la prima sliding door della storia, anche perché Big Rom un accordo con la Juventus lo aveva già trovato.
Si fa così sotto l’Inter, che su esplicita richiesta di Antonio Conte apre i cordoni della borsa e porta via Lukaku dalla prigione dorata del Manchester United, nella quale il belga aveva finito per intristirsi. 65 milioni di euro più altri 10 di bonus e i Red Devils dicono sì. Lukaku e la Juve saranno avversari, non alleati. Per la prima volta.