Ha ventisette milioni di follower, solo su Instagram ne ha 17 milioni – 15,5 milioni in più del suo compagno Douglas Luiz – 10 milioni di utenti la seguono su TikTok. Ogni suo post vale, secondo un recente studio, oltre 300 mila euro ma Alisha Lehmann è soprattutto una calciatrice della Juventus. La 25enne svizzera si confessa a La Repubblica.
Lehmann e quell’errore di grammatica
La sua accoglienza a Torino è stata da vera star ma lei si schermisce: “Non sono una star, sono una persona normale, ma quando la fama è tanta, la gente ti aspetta. Vivo una vita normale: vado a casa, cucino, faccio le stesse cose di tutti. I primi giorni, quando camminavo per strada, la gente mi diceva sorridendo “Ciao Bianconeri, come stai?”, che era il messaggio che avevo postato sui social, con un errore di grammatica. Come mi trovo in Italia? La gente impazzisce in auto. Mi fermano in tanti, mi hanno persino rotto lo specchietto nella calca”.
La Lehmann rivendica il suo primo mestiere, che non è quello dell’influencer ma della professionista del pallone:: “Finalmente l’hanno capito, gioco nella Juventus. Lo sono sempre stata, sono molto concentrata e do tutto quello che posso in campo. Il primo cellulare l’ho avuto a 15 anni, su Instagram sono entrata a 17, non ricordo il mio primo post, ho iniziato solo perché lo facevano i miei amici. Non so dire come sia esploso il profilo, ma ora sono felice che sia successo, perché può influenzare le donne a cui piace il calcio e incoraggiarle”.
Lehmann assicura di non passare molto tempo sui social
La svizzera continua: “Gli haters? Penso che siano persone che stanno al telefono, magari mangiando patatine e gelati, e non hanno nulla da fare nella vita. Non leggo quasi mai i commenti aggressivi, non ne ho il tempo. Preferisco andare a casa dopo l’allenamento e fare un pisolino di tre ore piuttosto che essere stressata da cose come questa. Io non passo molto tempo sui social, a casa non uso mai il telefono. Per pubblicare una foto ci vogliono due secondi, non sto ore su TikTok o Instagram. Vivo la mia vita, ho il mio ragazzo qui, una famiglia. Non penso mai “Oh mio Dio, e ora cosa pubblico?”…”.
La disparità economica con Douglas Luiz
Con Douglas Luiz non parla molto di calcio (“Il nostro obiettivo è non parlare tanto di calcio a casa”) ma una cosa gliela rimprovera. La disparità nel trattamento economico: “A tutti piacerebbe la parità retributiva, tante volte dopo l’allenamento dico a Douglas che così non è giusto. Facciamo lo stesso lavoro, ma lui guadagna centomila volte più di me. È una cosa che mi tocca, perché sono una donna. Ovviamente è la strada che dobbiamo percorrere, ma credo che ci vorrà molto tempo”.