Juventus: Douglas Luiz non c’è ancora, meglio Koopmeiners. E Gatti urla a entrambi per i calci d’angolo…

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Douglas Luiz e Teun Koopmeiners erano i due giocatori più attesi nella trasferta della Juventus a Empoli, terminata con uno scialbo 0-0. I due acquisti più costosi del ricco mercato bianconero erano infatti entrambi alla ‘prima’ da titolari. In precedenza, il brasiliano (acquistato dall’Aston Villa per 51,5 milioni) aveva disputato 11 minuti con il Como, 21 con il Verona e 23 con la Roma, mentre l’olandese (arrivato dall’Atalanta per 60 milioni) era stato in campo per 45′ contro la Roma; per tutti e due, i minutaggi erano stati raccolti sempre da subentranti. Oggi, al Castellani, Douglas Luiz ha giocato per 67 minuti, per poi essere sostituito da Fagioli, mentre Koopmeiners ha disputato tutti i 95 minuti del match. 

DOUGLAS LUIZ, COSI’ NON VA

Fra i due, Douglas Luiz è sicuramente quello che ha fatto peggio. Il brasiliano è apparso lento, con un atteggiamento abbastanza passivo, poco efficace nel dribbling e nullo nelle progressioni palla al piede e nelle verticalizzazioni. Anche dai corner, Douglas Luiz non ha inciso, battendo in modo lento e prevedibile, tanto che nel primo tempo, con l’ex Aston Villa e Koopmeiners entrambi vicini alla bandierina, Federico Gatti ha chiesto platealmente all’olandese di calciare un corner al posto del brasiliano. 

MEGLIO KOOPMEINERS

La prestazione di Koopmeiners non è stata memorabile, ma è stata sicuramente di uno spessore diverso rispetto a quella del brasiliano. Il numero 8 ha giocato a tutto campo e si è fatto vedere sia in fase di rifinitura che al momento di tirare in porta, con un sinistro alto e con un colpo di tacco che ha impegnato Vasquez a un bell’intervento. A Koopmeiners manca ancora la condizione fisica migliore, visto che prima del match con la Roma del 1° settembre non giocava partite ufficiali dal 2 giugno, avendo poi saltato gli Europei per infortunio ed essendo rimasto fermo, di fatto, anche durante l’estenuante telenovela di mercato che lo ha portato alla Continassa. Ma al di là della forma fisica, a livello tecnico e tattico la sua presenza in campo è stata più pesante rispetto a quella di Douglas Luiz.

IL LAVORO DI THIAGO MOTTA

Naturalmente qui non si discute il valore assoluto dei due giocatori, ma solo la prestazione odierna, alla luce anche degli altri impegni stagionali pregressi e futuri, a partire dall’esordio in Champions League di martedì allo Stadium contro il PSV Eindhoven. Ed è scontato che Koopmeiners abbia dalla sua un’esperienza triennale in Serie A che Douglas Luiz non ha, e sappiamo quanto possa essere complicato adattarsi ai meccanismi e alle tensioni del nostro campionato, come dimostrato, in passato, dalle difficoltà iniziali di alcuni fuoriclasse che hanno giocato in Italia, come ad esempio Zinedine Zidane. Le prime due partite del campionato, vinte brillantemente dalla Juventus ‘dei giovani’ contro Como e Verona, ci avevano mostrato una squadra più avanti nel suo progetto rispetto a quello che ci si aspettava: gli 0-0 contro Roma ed Empoli, in coincidenza con l’innesto dei big del mercato (e aggiungiamo anche Nico Gonzalez), mostrano quanto il lavoro da fare, per Thiago Motta, sia ancora tanto.