L’ombra di Adrien Rabiot torna ad aleggiare intorno alla Juventus, nonostante il centrocampista francese non faccia più parte del progetto bianconero. Le recenti dichiarazioni del tecnico Thiago Motta hanno riacceso i riflettori su una vicenda che sembrava ormai conclusa, soprattutto perché è arrivati la replica a distanza di Veronique Rabiot, madre e agente del giocatore.
In occasione della conferenza stampa alla vigilia della gara della quarta giornata di Serie A contro l’Empoli, a Thiago Motta è stato chiesto del possibile ritorno di Rabiot alla Juventus. “Se Adrien chiamasse e si dicesse pentito, le porte della Juve sarebbero ancora aperte per lui?”. L’allenatore bianconero ha sottolineato però che il giocatore non lo aveva contattato negli ultimi giorni e ha dato una risposta lapidaria: “Prima cosa – aveva spiegato – Rabiot non mi ha chiamato in questi giorni. Adrien ha preso una strada diversa e gli auguro il meglio. Ma rispetto a luglio non è cambiato nulla“.
Le parole dell’allenatore hanno evidentemente infastidito Veronique Rabiot, che attraverso il quotidiano francese L’Equipe ha risposto in maniera diretta e senza giri di parole. “Non c’è bisogno di chiudere la porta, tornare alla Juventus non era un’opzione presa in considerazione”, ha dichiarato la madre-agente, chiarendo che la decisione di lasciare Torino era definitiva. “Quando prendiamo decisioni ce ne assumiamo la responsabilità“, ha aggiunto Veronique, ribadendo che la famiglia Rabiot non ha alcun rimpianto riguardo alla scelta di non rinnovare il contratto con la Juventus.
Queste dichiarazioni sottolineano come il capitolo Juventus per Adrien Rabiot sia ormai chiuso, ma il futuro del centrocampista francese appare ancora incerto. Dopo aver rifiutato anche le ultime offerte arrivate dalla Turchia, Rabiot si trova attualmente senza squadra, nonostante le sue indiscutibili qualità tecnica e fisica. La vicenda solleva interrogativi non solo sul futuro di Rabiot, ma anche sulle dinamiche interne alla sua famiglia. Ormai la stagione sta entrando nel vivo e diventa sempre più difficile pensare che una nuova opportunità possa emergere all’orizzonte.