Difficile, difficilissimo, ma non impossibile. Certo, servirebbe un brusco e repentino cambio di strategia, che farebbe dirottare i circa 45-50 milioni di euro messi in preventivo per mettere le mani su un asso del centrocampo per l’atalantino Teun Koopmeiners dell’Atalanta su un obiettivo che nelle ultime settimane sembrava ampiamente sfumato. E invece, secondo quanto riferiscono sia La Stampa che Tuttosport, il nome di Riccardo Calafiori non è ancora definitivamente uscito dai radar della Juventus. L’inaspettata piega degli eventi presa dalla trattativa tra Bologna ed Arsenal e lo stallo delle ultime ore sulla cifra che entrerebbe nelle casse rossoblù ha messo quanto meno Cristiano Giuntoli in una posizione di attesa.
E’ vero, i 50 milioni di euro richiesti dal Bologna, che ne dovrà corrispondere la metà al Basilea in virtù degli accordi stipulati l’estate passata e che ha generato più di qualche frizione tra gli emiliani e gli svizzeri, rimangono uno scoglio difficilmente superabile per la società bianconera, che vuole arricchire la sua campagna di altri tre acquisti dopo gli arrivi di Douglas Luiz, Di Gregorio, Kephren Thuram e Cabal e che una spesa di questa entità l’avrebbe programmato appunto per Koopmeiners. Preferendo puntare alla voce “occasioni” per completare e migliorare i reparti di difesa e attacco. E per quanto concerne la linea arretrata, ad oggi tutte le attenzioni di Giuntoli e della sua squadra mercato sono rivolte a Jean-Clair Todibo del Nizza, che costa molto meno di Calafiori e per il quale si sta lavorando ad una formula più conveniente come il prestito con obbligo di riscatto.
Ma l’improvvisa freddezza tra Arsenal e Bologna per Calafiori, che ha raggiunto da settimane un principio di intesa sulla base di un contratto quinquennale a 4 milioni a stagione, mantiene aperto uno spiraglio per la Juventus, che aveva pensato da subito di affiancare al suo nuovo allenatore Thiago Motta uno dei giocatori letteralmente plasmati ed esplosi nella sua avventura in Emilia. L’Arsenal non si spinge per adesso sino ai 50 milioni di euro richiesti dal ds bolognese Sartori e il nazionale italiano dovrà presentarsi lunedì prossimo in ritiro per iniziare a lavorare agli ordini di Vincenzo Italiano, salvo clamorosi colpi di scena nelle prossime ore.