Tra campo e calciomercato. Ma niente rivoluzioni. L’attacco del pezzo è dei più banali, ma la situazione è proprio così: la Juventus già pensa alla prossima stagione, con tante situazioni da risolvere e interrogativi a cui dare una risposta il prima possibile. A partire dall’allenatore, Massimiliano Allegri, che avrebbe ancora un anno di contratto a 7 milioni di euro netti più 2 di bonus. Un bell’onere, pensando a una società che da qualche anno è in totale spending review.
Le prime valutazioni sono quindi sulla panchina, anche se vedere un’altra guida della squadra per la prossima stagione sembra al momento molto difficile. Vero, Allegri di recente è stato contestato dai tifosi, e il rapporto probabilmente è al minimo storico, ma la fiducia della società resta e per due motivi: manca un nome che possa essere altrettanto competitivo per il budget che ha in mente la Juve; ad Allegri è stato affidato il compito di valorizzare i giovani provenienti dalla Next Gen. L’ha detto l’allenatore al The Athletic qualche giorno fa, l’ha ribadito anche lo Chief Executive Officier Massimo Scanavino. Che ha aggiunto: “Siamo tutti concentrati a ottenere la Champions e la finale di Coppa Italia”. Come a dire: “Obiettivi fissati e se dovessero fallire vedremo. Ma con calma”. E poi, per l’ipotesi dell’addio vanno pensate solo due strade: o una (improbabile) risoluzione, o la chiamata di un altro club. Sarebbe infatti impossibile, salvo casi veramente imprevedibili, pensare a un esonero, con il contratto che continuerebbe a pesare anche sul prossimo bilancio.