Il designatore Rocchi aveva tenuto “nascosto” Maresca nell’ultimo turno dopo la prestazione positiva in Udinese-Milan (come positiva è stata la valutazione data sul suo comportamento in campo dopo i cori di contenuto razzista all’indirizzo di Maignan) e lo ha preferito per lo scontro scudetto Inter-Juventus agli altri due autorevoli candidati per la partitissima, ovvero l’altro napoletano Guida e Mariani di Aprilia ma come se l’è cavata a San Siro il fischietto campano?
I precedenti di Maresca con Inter e Juventus
Erano 17 i precedenti di Maresca con l’Inter, tra questi anche la finale di Supercoppa Italiana dell’anno scorso vinta 3-0 contro il Milan a Riad. In totale 11 vittorie per l’Inter con l’arbitro napoletano, 3 pareggi e 3 sconfitte. Quest’anno due vittorie: il 29 ottobre 1-0 casalingo contro la Roma e il 17 dicembre vittoria per 2-0 contro la Lazio all’Olimpico. Il più significativo risale alla stagione 2020/21, quando l’allora allenatore nerazzurro Antonio Conte si rivolse a lui con un chiarissimo “Sei sempre tu, Maresca” dopo la mancata espulsione di Arslan. Quell’”ancora tu” era da collegare a un presunto rigore negato durante Inter-Parma di due mesi e mezzo prima.
Maresca ha poi arbitrato la Juventus per la sedicesima volta in carriera. Nei 15 precedenti, 11 vittorie bianconere, 1 pareggio e 3 sconfitte. In occasione dell’ultima direzione di gara dei bianconeri, Lazio-Juventus del 16 settembre dell’anno scorso, fece infuriare i biancocelesti (Sarri optò per il silenzio stampa post partita) perché sulla costruzione del gol di Vlahovic rimase il dubbio della palla trascinata fuori dal campo da McKennie.
Maresca ha ammonito 5 giocatori più Inzaghi
Coadiuvato dagli assistenti Giallatini e Carbone, con Doveri IV uomo, Irrati al Var e Di Paolo all’Avar l’arbitro ha ammonito 5 giocatori di cui due della squadra di Allegri: Vlahovic (J), Danilo (J), Mkhitaryan (I), Thuram (I), Bremer (J). Giallo anche per Inzaghi che era diffidato: salterà la partita con la Roma. Recupero: 1’ pt, 5’ st
Inter-Juventus, i casi dubbi
Questi i principali episodi da moviola. Al 34’ proteste nerazzurre per un controllo in area di rigore bianconera da parte di Cambiaso, che però è col petto. Sul gol nerazzurro al 37’ sul cross di Barella, Pavard va in sforbiciata ma sfiora appena il pallone sul quale piombano Thuram e Gatti. Il tocco decisivo a beffare Szczesny è del difensore bianconero, check del VAR ma non ci sono irregolarità da parte del francese. Al 70’ contatto Bremer-Thuram in area bianconera, il francese cade ma Maresca fa ampi cenni di proseguire: proteste nerazzurre e cori dagli spalti.
Per Cesari Maresca è da 10 in pagella
A fare chiarezza è Graziano Cesari. L’ex arbitro, a Pressing su Italia1, spiega: “Nella decisione dell’autogol di Federico Gatti c’era qualcosa che non ha funzionato? Da tutte le immagini in possesso non c’è mai un tocco di mano di Marcus Thuram. Qui al VAR Massimiliano Irrati e Aleandro Di Paolo lo certificano, il gol è assolutamente regolare. Il braccio non tocca mai il pallone, non c’è mai assolutamente un tocco. Il gol è regolare, molto molto bene. Maresca è stato perfetto, merita un bel 10, con tutto quello che è successo in settimana, designazione azzeccata”.
Per Marelli regolare il gol dell’Inter
Dello stesso avviso su Dazn Luca Marelli: “Direzione eccellente ed è stato molto aiutato dall’estrema correttezza dei giocatori, i quali per primi si scusavano con l’arbitro, ammettevano loro torti. Solo un momento di nervosismo, nel momento dell’ammonizione a Vlahovic ma è stato un segnale molto intelligente per far capire che le proteste non sarebbero state tollerate. La cosa più bella è che non ci siano episodi da dover far rivedere.
Sul gol decisivo c’è stato un check molto lungo, ma perché? Il sospetto è che ci fosse stato un tocco di Thuram con la mano sinistra, ma in realtà non c’è stato alcun tocco da parte del giocatore nerazzurro. Si vede bene dalle immagini, anche dal fatto che la mano non cambia minimamente posizione nel momento in cui il pallone passa davanti. L’unico tocco è quello di Gatti con il petto, che procura l’autorete. Un bravo comunque a Maresca per come ha diretto Inter-Juve“.