La Supercoppa Italiana 2024 prenderà ufficialmente il via oggi e i vertici della Lega Serie A sperano vivamente che il campo si porti via le polemiche degli ultimi mesi che perfino ieri, alla vigilia della sfida di questa sera fra Napoli e Fiorentina (calcio d’inizio alle ore 20 italiane all’Al-Awwal Park di Riyad con diretta su Italia 1) sono tornate a risuonare nelle orecchie dell’ad Luigi De Siervo e dei giornalisti italiani presenti in Arabia Saudita. No, stavolta non sono state le intimate di Aurelio De Laurentiis, che una volta giunto a Ryiad ha dimenticato gli strali di rabbia italiani vestendo i panni dello sceicco, né quelle di Maurizio Sarri (atteso oggi in conferenza stampa), bensì le proteste velate di chi, ancora oggi, sta provando a vendere al popolo arabo il prodotto italiano.
“VOLEVAMO MILAN E JUVE” – Come riportato da Repubblica, ancora ieri, alla vigilia della prima semifinale, la popolazione saudita fra giornalisti e tifosi presenti, chiedevano ai colleghi italiani come mai a Riyad fossero state mandate due squadre come Fiorentina e Lazio “al posto di Juventus e Milan”. È toccato poi all’amministratore delegato della Serie A, Luigi De Siervo, spiegare in conferenza stampa che la formula della Supercoppa è questa assicurando poi che la sfida di questa sera “fra il Napoli e la Fiorentina sarà una bellissima partita”.
VALE PIU’ DELLA COPPA ITALIA – Un torneo che, a conti fatti, scontenta quasi tutti. Quasi, perché proprio i conti sono ciò che alla fine farà sorridere tutti. Chi vincerà la coppa incasserà 8 milioni di euro, il secondo qualificato guadagnerà 5 milioni e perfino le due semifinaliste sconfitte avranno un benefit da 1,5 milioni di euro. Il resto dell’introito derivato dall’accordo da 24 milioni di euro sarà ripartito fra Lega Calcio e tutti gli altri club. In sostanza, con solo 3 partite da giocare, questa competizione farà guadagnare ai club italiani più dell’intera Coppa Italia. E pace se ad essere scontenti resteranno come sempre i tifosi italiani (non agevolati nelle trasferte e attesi in pochissimi a Riyad). Anche nei prossimi anni, anche nelle due edizioni delle prossime 6 non in programma in Arabia (questo da contratto) la Serie A continuerà ad esportare questa competizione lontano dai nostri confini.